Cansiglio

Poco lontano dall’Agriturismo, la foresta del Cansiglio è un imponente ecosistema che appartenne alla Serenissima fin dai primi anni del XV secolo.

Oggi è uno dei boschi più interessanti d’Italia e tra i più vasti e ben conservati.

In epoca medievale veniva reputato bosco regio e rigidamente protetto sia per i diritti di regalia della caccia che per lo sfruttamento del legname.

Viene citato sin dal 932 d.C. quando il re d’Italia Berengario lo diede ad Ajmone conte, vescovo di Belluno.

I vescovi bellunesi lo tennero fino agli inizi del XV secolo, quando la città di Belluno fece atto di dedizione alla Serenissima.

Il Consiglio dei Dieci nel 1548 ne decretò l’affidamento a un proprio capitano della foresta del Cansiglio, che ne disciplinava l’uso e l’utilizzazione secondo gli ordinamenti dei boschi di San Marco da devolversi all’arsenale per la costruzione delle navi.

Cansiglio_foresta

Il legname veniva trasportato a Venezia per fluitazione lungo il Piave, con partenza dal lago di Santa Croce, dove i tronchi venivano raccolti, e indirizzati verso un canale scavato di proposito fino a Ponte delle Alpi.

L’altopiano del Cansiglio è di natura calcarea. Le acque sciolgono molto lentamente le rocce e creano una circolazione idrica sotterranea. L’ambiente naturale, ancora intatto, offre al visitatore una intensa sensazione di pace e di libertà per la bellezza dei boschi di conifere (abeti rossi e bianchi) e di faggi.

Il Cansiglio può essere raggiunto da Sacile attraverso la strada provinciale che sale da Caneva e da Sarone.